Lo svezzamento è un momento che coinvolge tutta la famiglia: difficile e delicato per tutti.
Quando è il momento giusto per iniziare lo svezzamento?
In linea di massima il momento giusto per iniziare lo svezzamento è quando il bambino ha perso il riflesso di estrusione e quando può stare seduto, con una buona tenuta del capo e della colonna. La cosa più importante però è che sia interessato al cibo!
I materiali per somministrare il cibo ai bimbi durante lo svezzamento, devono essere privi di BPA ossia bisfenolo (sostanza chimica dannosa).
Tra i materiali privi di bisfenolo troviamo:
- bambù: non va in lavastoviglie, non va nel microonde e dobbiamo assicurarci che non abbia collanti chimici, cioè che abbia la marcatura CE. Tra i vantaggi del bambù troviamo che è un antimicrobico per natura.
- acciaio: ha come caratteristiche di essere sostenibile perché resiste all’usura ed anche forte e indistruttibile
- silicone: é sicuro e molto facile da pulire ed è resistente alle macchie
Accorgimenti da avere durante il pasto del neonato
Oltre ai materiali è importante conoscere quella che sia una buona seduta per il nostro bambino. Essa deve dare la possibilità al bimbo di mantenere il busto verticale, di avere le spalle e le braccia libere, di avere un appoggio per i piedi e una cintura di sicurezza. Anche avere un vassoio all’altezza dei gomiti, magari rimovibile e lavabile, fa si che sia possibile avvicinare i bambini a tavola quindi più comodo per i genitori controllare il neonato.
La seduta non deve essere reclinabile e deve essere pulita subito dopo il pasto.
Le tovagliette che possiamo utilizzare per lo svezzamento devono essere piane senza bordi per dare libertà al bambino di muovere le proprie manine e le proprie braccia. Meglio sceglierla in tinta unita, in modo da non distrarre il bambino durante il momento del pasto. Un consiglio? Scegli una tovaglietta facilmente lavabile, antiscivolo e piccola. In questo modo potrai appoggiarla sul vassoio del seggiolone.
Il piattino deve essere monocolore, così che il cibo disposto all’interno sia ben riconoscibile. Per comodità, inoltre, deve poter andare sia in lavastoviglie che in microonde.
Dopo i nove mesi si può utilizzare il piatto a scomparti in quanto il bambino sviluppa la presa “pinza di precisione”, quindi si possono somministrare cibi solidi o con consistenze definite contemporaneamente. Il piatto può anche avere una ventosa, in modo che possa essere fissato al tavolo o al vassoio della seduta. Non prolungare troppo l’uso di piatti a scomparti o piatti con ventosa, perché differenziano il piatto del bambino da quello del genitore e tardano il momento in cui potrà pranzare accanto agli adulti utilizzando gli stessi strumenti dei grandi.
I bicchieri devono essere aperti, perché devono permettere lo sviluppo muscolo-scheletrico corretto di bocca e di viso, quindi poter stimolare la deglutizione e la coordinazione. Possono avere un manico e, fuori casa occasionalmente, possono essere utilizzati bicchierino spillo o con cannucce.
La raccomandazione è però quella di una pulizia quotidiana in quanto all’interno di questo tipo di bicchieri o borracce c’è un’alta possibilità di formazione di muffe e batteri.
Le migliori posate sono invece le mani: prima con la presa palmare e poi con la presa a pinza.
Dopo l’utilizzo delle mani si può passare a posate con impugnatura facilitata e di dimensioni ridotte.
Questo è tutto quello che c’è da sapere sullo svezzamento e gli oggetti per iniziare questo percorso. Speriamo di essere stati utili con questa nostra breve guida!
Se volete approfondire l’argomento dell’autosvezzamento, o leggere altro riguardo il benessere della persona, potete consultare gli articoli del nostro blog Farmacie Benessere.