I farmaci di libera vendita, se usati correttamente, possono avere un ruolo importante nell’accrescere l’autonomia del consumatore.
Un mal di testa, una nevralgia, un mal di schiena che assale all’improvviso: sono disturbi lievi, il più delle volte passeggeri, che sappiamo non essere collegati a patologie serie e che quasi sempre possiamo superare efficacemente da soli grazie ai farmaci di automedicazione, per il cui uso non è necessario l’intervento del medico.
Meglio chiarire subito, però, che il farmaco di automedicazione non è un prodotto che possiamo assumere alla leggera perché “meno forte” o addirittura innocuo.
Come potrebbe confermare qualsiasi operatore di farmacia, l’uso sconsiderato i un OTC, spesso imputabile a un aumento delle somministrazioni giornaliere o a un loro prolungamento oltre i limiti consentiti, non di rado finisce per creare problemi ancora più gravi.
Molta attenzione va posta anche alle interazioni. Numerose sostanze medicinali, comprese quelle per l’automedicazione, possono infatti causare seri inconvenienti se assunte in contemporanea ad altri farmaci.
Se si hanno dubbi di qualsiasi genere su un determinato tipo di rimedio è quindi meglio evitare di fidarsi del passaparola, ma affidarsi al consiglio di chi il farmaco lo prescrive o lo dispensa.
La farmacia costituisce un punto di riferimento essenziale per il cittadino nella scelta del medicinale da automedicazione che fa al caso suo.
Consigli pratici
- Usare autonomamente solo i farmaci con il bollino rosso sulla confezione
- Prima di assumerli, leggere attentamente il foglietto illustrativo
- Conservarli in un luogo riparato da luce e fonti di calore
- Controllare sempre la data di scadenza
- Non usare più farmaci insieme
- Non prolungare il trattamento oltre quanto previsto dal foglietto illustrativo
- Prima di acquistare un farmaco di automedicazione chiedere sempre consiglio al medico o al farmacista